Lunghi, interminabili viaggi, dove lo sguardo si perde nel continuo ripetersi delle immagini di due rotaie che per quanto proseguano insieme, non si incontrano mai. Quasi ipnotico lo scorrere del paesaggio si mischia al rumore di fondo che frange, col vento, lo spazio che mi separa da tutto il resto.
Quanto irrisolto mi appare fra mille schegge di luce che scintillano dietro al vetro…nel vagare si perdono e lasciano il posto a nuvole nere che danzano, ed è subito sera.
Sonia Lunardi