Eppure è palese, l’ombra dilaga, nutrita da ciò che astutamente servito è adesso servile.
Ma se ti ascolti, se ti metti in silenzio… sia fuori sia dentro, se entri in sintonia con te stesso ti accorgi che la nota che vibra è stonata e ti fermi.
Guardi intorno e osservi l’inganno, nella moltitudine che si ferma e tace per riprendere forza, impotente di fronte a chi, come all’interno di un tunnel, nella migliore intenzione nutre l’illusione e si getta nel baratro da dove si scorge una tenue luce.
Sonia Lunardi