Solo l’Amore dovrebbe farci mancare il fiato, perchè avrebbe un senso…dato dall’intensità con cui lo incontri, la forza con cui si propone, l’immensità con cui ti avvolge, la profondità con cui ti trasporta, la dolcezza con cui lo vivi.

Tutto questo darebbe un senso alla mancanza di fiato. Quando è invece un altro tipo di emozione che sale e ti prende la gola fino a sentire che non c’è più spazio per l’aria…lì ti rendi conto di quanto sia sottile il filo che lega l’emozione al tempo rendendo manifesto tutto ciò che era rimasto in silenzio, nascosto, in sospeso tra te e il niente.

Allora ti accorgi di non riuscire nemmeno a parlare perchè sei travolto da un vortice che ti fa perdere di vista l’essenziale…ci sei! Rimango comunque dell’idea che solo l’amore dovrebbe farci mancare il fiato…perchè quando lo “sento”, che sia il mio o quello del Cliente in una Costellazione o di un rappresentante in scena o che sia il tuo….la sensazione è così intensa che non ci sono parole per descriverla.

Ricondurre tutto a quell’attimo in cui sei lì e ovunque, in contatto con un’emozione che non è solo la tua ma quella di tanti. Sentire le braccia che sono oltre e stringono l’universo intero in un connubio di dolcezza, calore, amore…essere lì in quell’attimo e lasciare che ciò che ti attraversa possa manifestarsi in un modo che conosci bene…il pianto.

“Stare” in piena gratitudine per ciò che accade al di là del senno e al di là del tempo.
Grazie.

Sonia Lunardi