Nel perdermi mi aggiro inquieta come il Fauno nel labirinto… Non so dove sono e incurante del tempo mi muovo frastornata in quel luogo dal quale, da sola, non so tornare.
Lentamente prende il sopravvento l’incoscienza, ripiegata su me stessa anelo a forze alle quali non posso accedere… Gradualmente muoio.
Finché dall’alto l’occhio vigile scorge ciò che in quel buio rischiara e asseconda una connessione che mi incontra.
Dal profondo risalgo e ti seguo, passo dopo passo, respiro dopo respiro mi ritrovo fuori dal labirinto e sento lontano le grida del Fauno che continua a vagare.
Ci sono…
Sonia Lunardi