Esseri fragili, friabili come biscotti nelle mani di un bambino, ci sbricioliamo facilmente di fronte ad uno sguardo severo che nasconde dietro le quinte il vero.
Nell’emozione improvvisa di gesti inadeguati, di parole che sgorgano fuori dalla bocca a profanare l’aria e nel rimbalzo dell’eco ci colgono straripanti.
Matrici inespresse di un processo interiore ancora da osservare.
Fragili, riconduciamo a siti lontani il momento e perdiamo il contatto con quella parte di noi stessi che, più viva che mai lascia traccia di se in questa esperienza meravigliosa chiamata vita.
A volte così fragili che, come il biscotto fra le mani di un bambino, di noi rimangono solamente le briciole.
Nell’emozione improvvisa di gesti inadeguati, di parole che sgorgano fuori dalla bocca a profanare l’aria e nel rimbalzo dell’eco ci colgono straripanti.
Matrici inespresse di un processo interiore ancora da osservare.
Fragili, riconduciamo a siti lontani il momento e perdiamo il contatto con quella parte di noi stessi che, più viva che mai lascia traccia di se in questa esperienza meravigliosa chiamata vita.
A volte così fragili che, come il biscotto fra le mani di un bambino, di noi rimangono solamente le briciole.
Sonia Lunardi